Protagonista del disperato gesto un detenuto italiano di 32 anni, originario del Sud, che si trova nel padiglione dell’alta sicurezza, dove sta scontando una lunga pena – fino al 2045 – per un reato molto grave: l’omicidio di un bambino, rimasto ucciso durante una sparatoria. In base a quanto finora ricostruito, poche ore prima del tentato suicidio, l’uomo aveva avuto il colloquio con i suoi familiari. E pare che i parenti gli abbiano dato una notizia, cattiva dal suo punto di vista, sul processo relativo alla sua condanna. Il detenuto ha preso così una lametta, modificata ad arte per rendere la lama più pericolosa e si è inciso all’altezza della carotide.
Nonostante i soccorsi tempestivi l’uomo è apparso da subito molto grave e dopo i primi soccorsi è portato in shock room, dove il taglio viene ricucito, in seguito verrà trasferito in terapia intensiva.
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