I carabinieri della Stazione Livorno Centro, nell’ambito di attività di servizio intensificate ed orientate a contrastare l’odioso fenomeno delle truffe di ogni genere, soprattutto le fattispecie di truffa ai danni degli utenti della strada, hanno denunciato a piede libero un uomo di 20 anni di origine siciliana, residente nella provincia di Pisa, individuato dagli operanti quale autore di un tentativo di truffa con la “tecnica dello specchietto” ai danni di una turista straniera poco più che quarantenne di passaggio in città. La condotta truffaldina del giovane risale a pochi giorni fa, nella zona di Livorno vicino al porto, quando la ignara vittima, dopo aver fatto rifornimento ad un distributore di benzina in via Leonardo Da Vinci, all’atto di lasciare l’area di servizio, ha udito un tonfo sul lato destro della propria autovettura e subito dopo ha notato un’Audi A3 bianca che la seguiva a breve distanza lampeggiandole con i fari come a farle segno di fermarsi. Dopo essersi affiancato alla donna, il conducente dell’Audi, un giovane uomo, le ha rivolto l’ordine di fermarsi ed accostare usando anche una certa veemenza nei gesti e nei modi. Tuttavia la donna, insospettitasi per l’intera dinamica dell’episodio così rapido e surreale ha inteso non ottemperare alla richiesta dello sconosciuto autista spuntato dal nulla ed ha continuato a percorre la propria strada facendogli intendere che non si sarebbe fermata. Al contempo ha prontamente informato i carabinieri fornendo loro tempestivamente ogni utile informazione e descrizione sul soggetto che le stava chiedendo di accostare, sulla sua auto nonché sul luogo in cui stava transitando. Ricevuta la chiamata, sono bastati pochi istanti alla pattuglia in servizio perlustrativo esterno della Stazione Livorno Centro per raggiungere la signora. Purtroppo all’arrivo dei carabinieri l’auto con il sospetto truffatore si è dileguata accelerando e superando la sua vittima scelta. Tuttavia la turista all’arrivo dei militari ha potuto fornire ogni utile indicazione per avviare le indagini grazie anche ad alcune foto scattate dal giovanissimo figlio, in auto con lei, che è stato rapidissimo ad immortalare l’auto sospetta prima che sparisse. Con gli elementi forniti dalla donna che sono stati opportunamente integrati con successive e approfondite indagini, i militari della Stazione di Livorno sono risaliti al sospetto truffatore, peraltro già gravato da numerosi precedenti specifici in materia di truffe. L’uomo dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria di Livorno del reato tentato di truffa aggravata.
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