Il Colpo d’arma da fuoco sarebbe partito accidentalmente dalla pistola del padre, carabiniere in servizio a Livorno. Teatro della tragedia un’abitazione nei dintorni di Pisa >>> Tragedia nella giornata di sabato 22 maggio. Un bambino di 11 anni è morto nella sua abitazione a Navacchio: fatale un colpo di pistola alla testa. Il bambino si trovava nella sua camera quando è stato raggiunto dal proiettile partito dalla pistola del padre. Il ragazzino che frequentava la prima classe della scuola media era il figlio unico di un’agente della polizia municipale di Livorno e di un carabiniere, anche lui in servizio a Livorno. La pistola da cui è partito il colpo sarebbe stata quella del padre carabiniere, regolarmente detenuta.
Il dramma si è consumato intorno alle 13.30. I volontari del 118 una volta sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso del piccolo. Sul luogo sono poi giunti i carabinieri di Pisa che hanno cercato di ricostruire la dinamica della tragedia. Rimangono perplessità su come si è evoluta la vicenda. Il bambino si trovava da solo nella sua camera: c’è da capire come sia riuscito a impossessarsi della pistola e come sia partito il proiettile in direzione del suo volto. Al momento si vagliano tutte le ipotesi. Le docenti e i compagni di classe lo descrivono come un bambino sereno e sociale, oltretutto con un ottimo rendimento scolastico.
Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, e la comandante della polizia municipale, Annalisa Maritan, insieme al corpo della polizia municipale di Livorno e a tutti i dipendenti comunali, si legge in una nota, «si uniscono al dolore della collega della polizia municipale e del marito, appartenente all’Arma dei carabinieri, ed esprimono il proprio cordoglio per la tragica perdita del loro unico figlio».
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