Da questa mattina, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, i carabinieri forestali della Toscana e dei gruppi di Chieti, Bologna, La Spezia e Cuneo, stanno eseguendo un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Firenze Pezzuti finalizzata agli arresti domiciliari di sei indagati e ad altre misure interdittive. I militari stanno perquisendo abitazioni, sedi legali e discariche di diverse persone fisiche e società operanti nel settore dei rifiuti, procedendo al sequestro di documenti e materiale informatico. In provincia di Livorno è stato inoltre eseguito il sequestro preventivo di tutti i beni aziendali di due importanti società operanti nel settore dei rifiuti. Disposta inoltre l’interdizione per un anno da qualsiasi attività professionale inerente il settore dei rifiuti per altri cinque indagati che attualmente rivestono cariche apicali presso importanti impianti di trattamento, discariche e società di trasporto rifiuti. Per questa complessa operazione sono impegnati circa 150 carabinieri. L’attività d’indagine, iniziata dall’ex Corpo forestale dello Stato nel marzo 2015 per conto della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, è stata coordinata dal dr. Ettore Squillace Greco ora affiancato dal Dr. Giulio Monferini e si è svolta con collegamento di indagini tra le Procure di Firenze e di Livorno. Contestati i reati di traffico di rifiuti, associazione per delinquere truffa aggravata ai danni della Regione Toscana. L’attività illecita, oltre che nel territorio toscano, in particolare nella provincia di Livorno, ha anche riguardato le regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria e Piemonte. I dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10 di stamane, 14 dicembre, presso la Procura di Firenze. Le dichiarazioni agghiaccianti di un indagato Riguardo all’inchiesta della DDA di Firenze sul traffico illecito di rifiuti, emergono particolari agghiaccianti. Uno degli indagati, infatti, avrebbe utilizzato parole riprovevoli riguardo la possibilità di stoccare abusivamente i rifiuti pericolosi in una discarica vicino a una scuola: “Ci mancavano i bambini che vanno all’ospedale, che muoiono. Non mi importa se si sentono male, io li scaricherei in mezzo alla strada i rifiuti”.
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