Si terrà venerdi 25 novembre dalle 9 alle 11 un corso formativo sulla gestione dei piccioni in città. Una convivenza sempre più problematica, quella tra i cittadini e i volatili, anche a causa della loro notevole proliferazione. Visti un tempo come graditi ospiti (in particolare dai bambini) in grado di portare un po’ di “natura” nelle piazze e nei centri storici, oggi i piccioni vengono percepiti come fonte di sporcizia, di degrado (in particolare per statue e monumenti storici) e addirittura di rischi sanitari.
Per queste ragioni, il piccione è comunemente definito una “specie problematica”, ovvero una di quelle specie che interferiscono in modo critico con attività e interessi umani, facendo discutere cittadini e amministratori pubblici circa le interazioni tra questa specie e l’ambiente urbano.
Il Comune di Livorno, in relazione a queste problematiche, ha intrapreso un percorso con la LIPU (che dagli anni Novanta studia il fenomeno e ha steso delle linee-guida) volto a contenere la massiccia presenza di piccioni di città nel rispetto della biodiversità urbana, anche tramite uno specifico programma formativo rivolto agli operatori.
Nell’ambito di questo programma, il Comune di Livorno, insieme alla LIPU di Livorno, ha organizzato per domani, venerdì 25 novembre, un corso di formazione che sarà tenuto dal dott. Marco Dinetti, responsabile nazionale Ecologia Urbana della LIPU.
L’iniziativa si terrà nella sala corsi degli uffici comunali di via Marradi 118 (primo piano) dalle ore 9 alle ore 11 ed è rivolta principalmente agli appartenenti all’ordine degli ingegneri, degli architetti, degli agronomi, al collegio geometri, servizio forestale, polizia provinciale, vigili del fuoco, Autorità Portuale, Camera di Commercio, distaccamento Regione Toscana, amministratori di condominio.
L’obiettivo è quello di individuare una corretta politica per la gestione delle popolazioni di piccioni in città, prendendo in considerazione programmi di monitoraggio, azioni di gestione, atti amministrativi e iniziative di informazione per la cittadinanza sugli approcci opportuni per giungere ad una migliore convivenza tra esseri umani e “altri animali”.
Lascia un commento