Pisa in fibrillazione per la presenza di un delfino nelle acque dell’Arno. “Il delfino in Arno? Può essere una grande opportunità turistica per mettere sul tavolo dell’offerta pisana un ulteriore tassello”. Queste le parole del presidente area pisana di Confesercenti Antonio Veronese che non vuole farsi sfuggire questo spazio di notorietà della città della torre pendente. “Si tratta di un evento più unico che raro che sta facendo il giro del mondo. Basta passare dai lungarni per vedere quante persone continuano ad assieparsi sulle spallette per immortalare il delfino – dice ancora Veronese -.
Come sostengono gli esperti, se non ci sono elementi di disturbo l’animale potrebbe rimanere in Arno per lunghi periodi pur non essendo il suo habitat naturale”. Da qui la proposta: “Perché non mettersi a lavoro con l’Università per capire se non trasformare questo tratto di fiume in un luogo ideale per la vita anche di altri delfini? Immaginate il ritorno di immagine per una città che già nel mondo è conosciuta per la sua Torre. Una attrazione ulteriore per i lungarni intorno ai quali che, ricordiamolo, esistono qualificate attività commerciali e della ristorazione che avrebbero solo vantaggi da una nuova attrazione turistica”. Veronese lancia anche una iniziativa per celebrare questo evento. “Invitiamo tutti coloro che hanno immortalato il delfino ad inviarci le loro foto: alle cinque migliori giudicate dalla nostra associazione, saranno offerti altrettanti pranzi omaggio nei ristoranti pisani”. Ed in conclusione Antonio Veronese lancia anche un’idea per il nome da dare al delfino: “Alfeo o Alfea, in onore delle origini greche della città”.
Tra i cittadini le più disparate battute si sprecano a distanza di 20 chilometri. I pisani: “A Livorno nei fossi c’hanno i tarponi”. E i livornesi: ”Dopo il suicidio di delfini negli scorsi giorni eccone uno che ha deciso di punirsi oltre misura: vivere qualche giorno a Pisa”.
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Delia menicagli
18 Febbraio 2017 at 13:45La foto però è di un’orca