“L’emergenza abitativa è un argomento che riguarda tutta la città. Per questo abbiamo deciso di convocare una riunione straordinaria della Commissione consultiva, estendo la partecipazione ai presidenti di tutti i gruppi presenti in Consiglio comunale”.
L’assessore al Sociale del Comune di Livorno, Ina Dhimgjini, spiega così la decisione di organizzare per il 6 giugno prossimo alle ore 10 (in Sala Consiliare) un incontro allargato a tutte le forze politiche e sindacali, per discutere di politiche della casa e cercare di porre un freno al fenomeno delle occupazioni abusive.
“Nei giorni scorsi – spiega l’assessore – ho letto sui giornali un commento scritto dal Pd livornese, in cui si accusava l’Amministrazione di non aver fatto nulla per impedire il fenomeno delle occupazioni abusive. Mi limito a sottolineare che la prima occupazione risale al 2006, quando non c’era certo l’attuale giunta a guidare la città. Alcune cose forse non sono chiare al Pd: è proprio questa Giunta che si è opposta al piano di vendita degli alloggi Erp deciso dalle amministrazioni precedenti. E’ questa Giunta che ha assegnato più di 300 alloggi in due anni e sta continuando a farlo; è questa Giunta che ha sgomberato decine e decine di alloggi pubblici occupati ed è questa Giunta che ha stanziato anche per il 2018 le risorse necessarie a finanziare i contributi affitti. Non solo. E’ questa Giunta che ha riscritto le regole per l’accesso all’emergenza abitativa, stilando una lista attraverso un bando e ponendo fine alla prassi che voleva che le priorità fossero stabilite da una associazione. E’ questa Amministrazione, infine, che ha calendarizzato costanti riunioni con gli occupanti abusivi per esaminare le singole posizioni ed invitarli ad abbandonare le strutture occupate abusivamente. Tutto questo mentre il Governo e la Regione, da anni ormai, hanno preferito abbandonare qualsivoglia tipo di politica abitativa e di welfare, in un periodo di grave emergenza sociale”. “Alla luce di tutto questo – conclude l’assessore – siamo pronti al confronto anche acceso con i rappresentanti dei cittadini in Consiglio comunale, in modo da ascoltare le loro ricette”.
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