Us Livorno Calcio – Grosseto: una partita ben amministrata

Due partite. Come il titolo di un film di Alessandro Genovesi. Ma in questo caso, la regia è di Giancarlo Favarin e il finale risulta meno amaro di quello che si vuol credere. Si chiedeva la vittoria, ma in quale partita onestamente si spererebbe il contrario? Credo che però vada allargato il punto di vista. Innanzi tutto, abbiamo portato a casa un punto con una squadra diretta concorrente. E non è un’ovvietà dire che abbiamo tolto due punti a loro. Per essere la seconda di campionato, è già un ottimo risultato. Favarin stesso ha detto che se questa partita fosse stata giocata più avanti probabilmente sarebbe andata diversamente. O forse no.

Si parla al condizionale, ma dopo appena due giornate di campionato credo sia fondamentale non tralasciare alcun dettaglio. Altro punto: il Livorno ha pareggiato a gara quasi ormai terminata e questo è sintomo di carattere. E, cosa ancora più importante, la rete è arrivata con due uomini in meno in campo (ricordiamo che Brisciani era out in quel momento). Discorso quote: la qualità c’è anche se ancora devono assestarsi. Non bene Savshak, ma Nizzoli si dimostra più preciso. E non dimentichiamo che un certo Andrea Fancelli deve ancora rientrare. C’è qualcosa da rivedere in difesa, sicuramente sì. E il rientro di Andrea probabilmente potrebbe essere fondamentale. Con lui non parliamo di quote, ma di qualità.

Ultimo fatto della giornata: questione cambi esauriti con ancora metà secondo tempo da giocare. Certo gli infortuni non hanno aiutato. Ma questo mi permette una riflessione: non possiamo parlare di partita sfortunata ma di gara ben amministrata. In questo caso è proprio il caso di dire che il campionato è ancora lungo. Lunghissimo. Che abbiamo dei giovani che possono fare la differenza. Che abbiamo un allenatore che conosce la categoria. I fatti, al momento, ci sono. Manca ancora la questione sponsor. Manca un po’ di vicinanza alla squadra in questo senso. E manca una certa organizzazione del settore giovanile. Ma stiamo costruendo. Cerchiamo di non essere disfattisti.

Agnese Gaglio