Tre goal, rete inviolata e poco spazio alle critiche. Il cammino positivo prosegue, e soprattutto lo stadio Armando Picchi pare ormai diventato un fortino difficile da espugnare.
C’è rammarico, perché i dieci punti che ci dividono dalla vetta sono uno scotto che dobbiamo pagare per aver trovato troppo tardi la quadratura della squadra. Certo, c’è sempre da lavorare, ma se guardiamo come andò in quel di Città di Castello nel girone di andata (sconfitti al 95’ dopo un secondo tempo da dimenticare…) di strada ne abbiamo fatta.
Tanti cambiamenti che adesso sembrano aver trovato la loro logica, lo stesso Esposito nell’ultima conferenza stampa ha parlato con cognizione di causa dei cambiamenti fatti rispetto alle ultime partite; dimostra di conoscere le caratteristiche dei suoi ragazzi e di sfruttarle al meglio.
E i tre scelti per stare a ridosso della porta difesa da Genovese sono andati tutti a segno, giocando inoltre un’ottima partita. Parliamo quindi di Matteo Frati, andato a rete sei volte quest’anno, e per il minutaggio con cui è stato impiegato, ci verrebbe da dire che è stato l’attaccante più prolifico. Umile, sempre pronto a dare il proprio supporto nonostante spesso non sia stato preferito rispetto ad altri che poi non hanno avuto l’esito sperato.
Gli manca ancora qualcosa in fase di costruzione, ma ha un’ottima capacità di finalizzazione ed è questo che in fondo si richiede ad un attaccante no? Bene anche El Bakhtaoui, il quale oltre ad aver trovato la conclusione personale, ha creato scompiglio in area avversaria; non più fumoso, come qualcuno lo aveva definito, ma pericoloso e incisivo, il
turnover subito due domeniche fa gli è stato sicuramente d’aiuto. Infine il migliore della giornata, Michele Bruzzo. Ha fatto la sua partita, tatticamente perfetto, è stato un ottimo intermediario fra l’attacco e il centrocampo che, con il ritorno di Andrea Luci, è il reparto che in questa partita ha fatto la differenza; il gioco è risultato più fluido e soprattutto ha consentito alla squadra di dettare il ritmo, facendo soffrire gli avversari.
turnover subito due domeniche fa gli è stato sicuramente d’aiuto. Infine il migliore della giornata, Michele Bruzzo. Ha fatto la sua partita, tatticamente perfetto, è stato un ottimo intermediario fra l’attacco e il centrocampo che, con il ritorno di Andrea Luci, è il reparto che in questa partita ha fatto la differenza; il gioco è risultato più fluido e soprattutto ha consentito alla squadra di dettare il ritmo, facendo soffrire gli avversari.
Ci sono stati dei momenti in cui il Livorno è leggermente calato e il Città di Castello ha provato ad approfittarne per accorciare le distanze ma la nostra difesa ha dimostrato ancora una volta di essere pronta a sopperire ai momenti di calo, con Bagheria che ha salvato con sicurezza il risultato. Calderini là davanti è stato pericoloso ma sulla sua strada ha trovato Lorenzoni pronto a fermarlo, e infatti è risultato più arretrato rispetto alle scorse gare proprio per questo motivo. Vorrei concludere con due parole su Simone Lo Faso: subentrato a Frati al ventesimo del primo tempo a causa di un infortunio di quest’ultimo, è entrato subito in partita. Qualcuno lo ha definito egoista, io sono certa, che se avesse la giusta continuità, sarebbe un’arma micidiale ed insostituibile. Oltre ad aver servito perfettamente Bruzzo in occasione del secondo goal, si è messo a disposizione della squadra. E’ un piacere vederlo giocare. E’ un piacere vedere il Livorno vincere. Non perdiamolo questo vizio.
Agnese Gaglio
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