Ieri all’ex cinema Aurora si è tenuta l’assemblea nazionale dei lavoratori iscritti al sindacato di base Usb porto. Salario e sicurezza, i temi principali dell’evento .
Ad aprire l’assemblea il concittadino, coordinazione nazionale Usb dei porti, Giovanni Ceraolo: “Le questioni impellenti – ha sottolineato – sono salario, sicurezza e formazione. Dopo due anni di pandemia e il conflitto armato in Ucraina, sono aumentati i profitti degli armatori. Abbiamo assistito alla concentrazione in pochi soggetti del controllo dei terminal portuali. A fronte di tutto ciò i salari si sono ridotti con un aumento della produttività e dei carichi di lavoro. Pertanto come primo punto mettiamo l’aumento dei salari in linea con il tasso di inflazione”.
Si è parlato anche di sicurezza nei porti. “Recentemente si sono verificati due incidenti mortali a Civitavecchia e Trieste”.
Sulla Darsena Europa e il rilancio del porto di Livorno, Ceraolo spiega: “Siamo a favore di nuove infrastrutture portuali. Ma occorre garantire l’occupazione. Quando si fa un nuovo progetto, lo si prospetta con tecnologie all’avanguardia, per cui c’è il rischio che si vada incontro a livelli elevati di automazione del lavoro. Usb da subito ha chiesto che si garantiscano anche i posti lavoro, non solo i traffici. Così come la formazione dei lavoratori”.
Alessio Biondi (Alp Livorno), ha sottolineato come “Il lavoro notturno è la causa del maggior numero di incidenti sul lavoro nei porti. I lavoratori portuali per lo più non sanno dove sono collocati i punti di raccolta in porto in caso di incidente rilevante. In tutti i porti servono presidi di pronto soccorso h24”.
All’assemblea nazionale, oltre Livorno e Piombino, hanno partecipato delegazioni da Genova, Trieste, Napoli e Civitavecchia.
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