Dopo oltre 19 anni si è conclusa la lunghissima battaglia legale scoppiata tra Dante Tagliaferri, ex primario di radiologia all’ospedale di Livorno e la ex Azienda USL 6.
La Corte di Appello di Firenze, davanti alla quale l’Azienda è stata difesa dall’avvocato Vito Vannucci del Foro di Livorno e dai professori Riccardo Del Punta e Ilaria Pagni dell’Università di Firenze, ha infatti definitivamente respinto il ricorso intentato da Tagliaferri contro il proprio licenziamento dopo che la Cassazione, su istanza del collegio difensivo della parte pubblica, aveva annullato una precedente pronuncia favorevole al medico.
La vicenda trae origine dal recesso intimato al primario, nell’aprile del 1999, per la giustificazione data alla mancata attivazione delle attività della Tac all’Isola d’Elba.
Tagliaferri, dopo il licenziamento, promosse una denuncia penale che vide infondatamente coinvolti l’allora direttore generale, Massimo Scura, assolto da diversi anni subito a conclusione del procedimento di primo grado.
Questa versione dei fatti è stata ora interamente smentita anche dal Giudice del Lavoro, che ha confermato la correttezza del licenziamento per la rottura del rapporto fiduciario a causa del comportamento tenuto dal medico verso la direzione aziendale.
Tagliaferri dovrà ora restituire alla USL Toscana nord ovest gli emolumenti che provvisoriamente gli erano stati erogati per la ricostruzione di carriera dopo la prima, riformata sentenza favorevole della Corte di Appello fiorentina.
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