“In merito alla mancata presa in carico di una donna in gravidanza da parte dei servizi consultoriali di Livorno, l’Azienda USL Toscana nord ovest tiene a precisare – si legge in una nota a firma Ufficio Stampa Usl Toscana nord ovest – che la signora non è mai stata allontanata o respinta dal consultorio e tanto meno le è stata rifiutata la visita o è stata privata delle cure.
Della signora non risulta alcun accesso in presenza al consultorio, ma esclusivamente un contatto telefonico avuto con la mediatrice culturale in collaborazione con il personale ostetrico. Nel corso della telefonata, a seguito di una specifica richiesta sul libretto di gravidanza, è stata invitata a portare con sé al momento della prestazione la tessera sanitaria e, in caso fosse scaduta come da lei segnalato, di rinnovarla.
La signora, in tale momento, non ha espresso particolari difficoltà che avrebbero portato a fissare un appuntamento con l’assistente sociale per chiarire meglio la situazione personale e assicurarle una consulenza ostetrica o una visita ginecologica per le quali, si ricorda, non c’è necessità di impegnativa. L’accoglienza e la presa in carico nel consultorio viene sempre garantita a prescindere dalle situazioni peculiari dal punto di vista della regolarità amministrativa.
Il primario interesse del servizio rimane sempre la tutela della salute della donna e del bambino come dimostra, quando tali difficoltà sono emerse, il contatto telefonico avvenuto questa mattina e l’appuntamento con ostetrica e assistente sociale programmato.
Quanto riportato risulta quindi inaccettabile da parte di un servizio e soprattutto di una squadra di professionisti che ogni giorno si prodiga per assicurare assistenza a chiunque si presenti. Da qui la necessità – conclude la nota – di una smentita da parte di tutti coloro che hanno diffuso una notizia non corrispondente a verità anche a fronte di una nota inviata già ieri nella quale si riportava la massima disponibilità da parte del consultorio ad accogliere la signora”.
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