Nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio comunale ha approvato quattro provvedimenti estremamente importanti. Quattro varianti il cui impatto si farà sentire in maniera diretta e concreta sull’intera città.
“Si tratta di modifiche sostanziali a cui abbiamo lavorato per anni dialogando con le categorie professionali ed economiche interessate, e soprattutto con i cittadini coinvolti. Modifiche che, aprendo alla libera concorrenza e semplificando la possibilità di aprire un’attività commerciale, vanno nella direzione di collocare Livorno nel percorso intrapreso nelle città di tutta Europa – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Alessandro Aurigi – Non solo, si introduce anche il tema strategico per l’Amministrazione comunale della rigenerazione urbana dell’esistente e quello, mai affrontato prima, della valorizzazione patrimoniale dei beni pubblici. Alcune di queste varianti sono state anche pensate e realizzate allo scopo di mettere ordine al caos attualmente vigente. Penso in particolare al Piano delle Colline, previsto già dal ’99 ma mai attuato finora, senza il quale hanno proliferato strutture abusive sulle colline livornesi con cui oggi ci troviamo a fare i conti”.
“Colgo l’occasione – aggiunge l’assessore – per ringraziare di cuore gli uffici del settore Urbanistica, per lo straordinario lavoro che hanno svolto in questi anni e per la professionalità che hanno dimostrato. Se Livorno cambierà in meglio e si moltiplicheranno le opportunità di crescita per le attività produttive e commerciali, sarà anche per merito loro”.
In sintesi, un riassunto dei provvedimenti adottati dal Consiglio comunale nella seduta del 24 novembre.
– Variante Articolo 53 del Regolamento urbanistico
Adottando questo provvedimento, il Consiglio Comunale ha sostanzialmente eliminato una norma “transitoria”, ma che era presente da 17 anni all’interno del Regolamento urbanistico. La norma disciplinava la grandezza degli esercizi commerciali in base alla superficie di vendita e alle relative categorie merceologiche, limitandone nuove aperture, secondo criteri palesemente in contrasto con la disciplina in materia di rango nazionale ed europeo sulla libera concorrenza.
“Questa norma era nata ed è stata utilizzata fino ad oggi per contingentare l’apertura di nuove attività piccole e medie, andando di fatto ad evitare che, attorno alle nuove aree di Porta a Terra, Porta a Mare e Nuovo Centro, potessero sorgere certe tipologie commerciali in contrasto con l’attività della grande distribuzione. Ora queste limitazioni di varia natura sono state superate – precisa Aurigi – e la città di Livorno si allinea alle direttive imposte sia dall’Europa che dallo Stato italiano, in materia di libera concorrenza. L’obiettivo è agevolare lo sviluppo delle attività commerciali di qualsiasi tipologia, innescando un meccanismo virtuoso anche in termini occupazionali”.
– Piano attuativo di riqualificazione delle Colline
Dopo due anni di attività, cinque sedute in commissione consiliare e due incontri pubblici con i cittadini e i comitati dei residenti, il Comune ha approvato il piano di riqualificazione che va a normare la realizzazione di annessi agricoli sulle Colline livornesi.
“Un piano attuativo – sottolinea l’assessore – che doveva essere fatto ben 18 anni fa, ma che le precedenti amministrazioni non hanno mai neanche cominciato. Con il risultato che gli abusi edilizi si sono moltiplicati sulle colline. Ora, con questo provvedimento, noi abbiamo stabilito che le uniche strutture che possono essere realizzate, dovranno essere in legno e avranno carattere temporaneo. Dovranno essere, cioè, annessi realmente funzionali al presidio del territorio e all’attività di agricoltura amatoriale che può essere effettuata nei terreni adiacenti. Il nostro obiettivo, oltre a mettere ordine al caos, è quello di promuovere lo sviluppo di un agricoltura anche professionale ed è anche per questo che, attraverso il regolamento, abbiamo incentivato la fusione tra particelle di terreno confinanti”.
– Variante di valorizzazione
Il Consiglio comunale con il proprio voto ha modificato le destinazioni d’uso di dodici tra immobili e aree di proprietà del Comune. Si tratta di immobili inseriti nel piano delle alienazioni. “Il nostro obiettivo è quello di valorizzare al massimo queste strutture che altrimenti sarebbero scarsamente appetibili sul mercato e che invece abbiamo tutto l’interesse a vendere al meglio, visto che con il ricavato saremo in grado di finanziare importanti opere pubbliche nell’interesse della collettività. Tengo a precisare che le aree, nonostante la variante, rimarranno inedificabili”.
Elenco immobili:
– Ex cisterna idrica di Montenero
– ex scuola Arcobaleno di Montenero
– complesso di Casa Firenze
– complesso di via delle Case Rosse
– ex Cecupo in via degli Asili
– immobile di via Corazzi
– complesso edilizio di via Inghilterra (una parte)
– ex Circoscrizione 1
Elenco aree:
– via Caduti del lavoro
– via Provinciale pisana
– via Garibaldi
– via Sant’Anna
– Piano attuativo rigenerazione e variante urbanistica per l’area ex Fiat
Con questo piano in variante si modifica il regolamento urbanistico relativo a un’area di 19mila metri quadri attualmente abbandonata, che verrà interessata dall’insediamento di una struttura commerciale ad opera di Esselunga da 4400metri quadri. La variante prevede anche la realizzazione di un parco urbano da 5mila metri quadri.
“Del progetto Esselunga si sa tutto – puntualizza l’assessore Aurigi – Quello che troppo spesso si dimentica è che in quest’area, stando al precedente piano strutturale, si sarebbero dovuti realizzare 9mila metri quadri di residenze private. Abbiamo invece voluto invertire questa tendenza, attivando un processo di riuso del territorio altrimenti degradato, che darà la possibilità a una realtà imprenditoriale di investire sul nostro territorio andando a creare 140 nuovi posti di lavoro. Un’operazione di rigenerazione urbana di cui beneficerà l’intera città e che conferma la nostra strategia di riqualificazione senza consumare nuovo territorio”.
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