La sezione bibliotecaria di Villa Maria ( ingresso via Redi e via Calzabigi) si apre alla città come nuovo Centro di Documentazione sulle Arti dello Spettacolo. E’ qui che vi si possono consultare i fondi comunali su cinema e teatro di cui Livorno può vantare una ricchissima collezione. Sceneggiature, foto, biografie, enciclopedie e videocassette; tutto ciò che ha attinenza con il mondo del cinema e del teatro, livornese e non solo.
Dopo un periodo di chiusura per consentire la riorganizzazione di tutto il sistema bibliotecario cittadino legato alla riapertura dei Bottini dell’Olio, Villa Maria, una delle sedi distaccate della Biblioteca Labronica, riapre dunque con questa nuova veste, come spazio specializzato sul cinema e teatro, in grado di proporre non solo materialedocumentario, ma anche incontri, seminari e iniziative di approfondimento sulle arti dello spettacolo.
L’inaugurazione della nuova sezione bibliotecaria sarà sabato 13 gennaio alle ore 16.30. Nell’occasione l’associazione Blow Up artisti associati darà vita al recital “Suggestioni Meditarranee” con la partecipazione di Laura Cini e Luca Salemmi, accompagnati da Marco Del Giudice alla chitarra.
“La riorganizzazione del sistema bibliotecario cittadino con la nuova apertura dei Bottini dell’olio e quindi con il trasferimento di tutto il materiale corrente nella sede adeguata – dichiara l’assessore alla cultura Francesco Belais – ci ha consentito di specializzare le varie sezioni bibliotecarie per una più facile e moderna consultazione del ricchissimo patrimonio bibliografico di cui la città dispone”. “Villa Maria è una di queste; e si configurerà, come già stiamo facendo per le altre sezioni, come polo culturale dinamico, non solo sede di studio e consultazione, ma luogo di eventi, in questo caso legati al cinema e al teatro”.
L’appuntamento di sabato 13 gennaio darà il via infatti alla rassegna Una Giornata Particolare ( richiamando il titolo del celebre film di Ettore Scola) che prevede appuntamenti mensili ( secondo e quarto venerdì del mese alle ore 17) con docenti, studiosi, critici, operatori del settore.
I temi conduttori dei momenti di approfondimento saranno: la valorizzazione del patrimonio librario e multimediale della Villa; l’analisi cinematografica storica e critica anche attraverso la visione diretta del materiale; la storia del teatro a Livorno; la lettura, analisi e drammatizzazione di testi teatrali e sceneggiature cinematografiche.
Questi i prossimi appuntamenti: venerdì 26 gennaio (ore 17) Livorno Horror Story, concorso letterario dedicato agli studenti a cura di FIPILI Horror Festival. Venerdì 9 febbraio (ore 17) Introduzione al Fondo Rinaldi e contributi sulla storia del cinema con intermezzi di musiche da film a cura di Orchestra Pisorno Sinfonietta. Venerdì 23 febbraio (ore 17) Introduzione al Fondo La Salvia e contributi sul Centro Artistico Il Grattacielo con la partecipazione di Eleonora Zacchi, direttrice artistica.
Da martedì 9 gennaio è attivo all’interno della Biblioteca l’infopoint del FIPILI Horror Festival (martedì e giovedì dalle 16.30 alle 19.30) in programma per il prossimo aprile.
La Biblioteca di Villa Maria – Centro di Documentazione sulle Arti dello Spettacolo è aperta dal lunedì al venerdì in orario 8.30/13.30 e 14.30/19.30; il sabato dalle 8.30 alle 13.30. Via F.Redi, 22 – tel. 0586219265 email: bibspettacolovillamaria@comune.livorno.it
I lavori alla struttura
Villa Maria, nota anche come Villa Capponi o Villa Lazzara fu sottoposta nel 2012 ad un intervento di recupero e rifunzionalizzazione del piano terra della struttura, compreso l’antico portico d’ingresso. Oggi il progetto di recupero che interessa tutto l’edificio prosegue con il 2°lotto per il quale la Giunta Municipale ha approvato nel mese di dicembre un finanziamento di 285 mila euro. I lavori interesseranno questa volta il secondo piano, adibito fino ad ora a deposito, che sarà invece utilizzato come zona di lettura.
Gli interventi previsti riguardano consolidamenti strutturali, recupero delle decorazioni parietali, sostituzione dei pavimenti con pavimenti analoghi a quelli preesistenti in marmo a scacchi bianchi e grigio scuro, sostituzione tutti gli infissi interni ed esterni. Saranno inoltre realizzati due nuovi bagni nella torretta, rifatti gli impianti elettrici e integrato quello di riscaldamento.
Villa Maria, note storiche
La Villa Maria, nota anche come Villa Capponi o Villa Lazzara, di proprietà del Comune di Livorno dal 1960, risale alla metà del ‘700, quando i marchesi Capponi si fecero costruire la loro residenza ad uso di villa suburbana, all’interno di una proprietà ben più vasta di quella che è rimasta oggi. Nel 1809 la villa fu venduta a Michele Rodocanacchi e quando nel 1818 questa passa in eredità al figlio Pietro, vengono apportate sostanziali modifiche alla struttura settecentesca, il cui risultato è quello che appare a noi oggi: viene infatti ampliata con un ampio pronao, sul lato nord-est, verso l’attuale Via Redi, viene sopraelevata di un piano e sul lato nord-est vi viene la torretta di gusto medievale. Anche i decori interni e le pavimentazioni a mosaico sono probabilmente da attribuire all’intervento di Rodocanacchi, vista la continuità tra quelli della villa vera e propria e quelli della torretta. Viene inoltre realizzato l’ingresso a forma di castelletto su via Calzabigi, che portava a quello che probabilmente era l’ingresso principale, data anche la maggiore ricchezza delle decorazioni, e che oggi invece è il retro.
Nel 1904 la villa diventa di proprietà di Giovanni Lazzara, un commerciante e produttore di corallo, che vi installa il suo laboratorio e arricchisce la proprietà con nuovi ambienti, e il parco con nuovi alberi altissimi, presenti ancora oggi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale diventa sede del comando tedesco della Wermach; nel dopoguerra passa in proprietà agli eredi di Giovanni Lazzara, che nel 1960 la donano al Comune di Livorno, per farci la sede di un edificio pubblico a destinazione culturale, come si legge nella lapide commemorativa presente sulla facciata principale, datata 31 ottobre 1962. Infatti, dopo alcuni lavori di restauro e riadattamento, la villa diventa la sede del Museo Progressivo di Arte Contemporanea, dove vengono esposte opere importanti di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Nel frattempo la proprietà subisce notevoli riduzioni: i terreni intorno alla villa vengono lottizzati, per fare spazio a nuovi insediamenti abitativi e l’edificio perde la posizione baricentrica che aveva in origine. Dal 1989 al 2006, anno della sua chiusura, la struttura ha ospitato la sezione di storia locale della Biblioteca Labronica.
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